Alla fine spendo due parole sul gioco, dopo averne seguito i gameplay su YouTube.
Ora, le polemiche non si sono fermate tra gente che sostiene che i goblin di HP sono una rappresentazione stereotipata degli ebrei, o che in tutta la saga c'è una visione positiva dello schiavismo degli elfi domestici...
Vi consiglio di guardare questo video di Caleel che nei primi quaranta minuti legge e commenta con intelligenza un celebre articolo negativo sul gioco apparso su Wired.
www.youtube.com/watch?v=XJ-5LP8Ed_4Insomma, dico solo che a me spiace che il Wizarding Wolrd non sia più magico ma bensì ormai è divisivo come poche cose al mondo.
Ma parliamo del gioco: nonostante tutto questo vespaio... è davvero ciò che i fan di Harry Potter, cresciuti con le avventure del maghetto, aspettavano da anni: un gioco che ti permetta di vivere nel magico mondo della Rowling.
Certo, ad alcuni potrebbe non piacere il fatto che tu interpreti solo e soltanto uno studente (o studentessa, il genere è personalizzabile) di Hogwarts, ma il fascino di girare in un open world ambientato nella scuola di magia più famosa della letteratura fantasy è innegabile.
E poi ci sono molte chicche carine, che dimostrano come gli sviluppatori abbiano preso a riferimento i romanzi e non in tanto film: c'è Pix il Poltergeist, c'è il Ruf, il fantasma che insegna in modo noiosissimo Storia della Magia e c'è la cucina gestita dagli elfi domestici.
E, come studente, puoi fare di tutto: frequentare le lezioni, esplorare la Foresta Proibita, cimentarti in combattimenti magici ben resi, cavalcare una scopa o un ippogrifo (o un thestral). Persino imparare le Maledizioni Senza Perdono da usare in battaglia.
L'unico peccato è che non ci sia la possibilità di giocare a Quidditch, cosa giustificata a livello di trama con il Preside di Hogwarts che dice che per problemi vari il Quidditch quell'anno non si terrà.
La trama principale si lascia seguire con piacere. Non ha momenti super epici, però è davvero godibile. Mi sono piaciute anche i cicli di missione relativi ai tre personaggi secondari principali. Di questi, il più affascinante a livello narrativo è quello di Sebastian Sallow, lo studente di Serpeverde.
Alla fin fine non è uno di quei giochi di ruolo in cui le scelte di trama influiscono molto sulla storia principale, salvo qualcosina nelle missioni secondarie sui compagni di squadra. Inoltre alcune missioni variano a seconda della Casa in cui sei stato smistato e puoi decidere che atteggiamento dare al tuo personaggio in certe situazioni.
In definitiva, non il gioco migliore dell'anno ma a suo modo sa divertirti, specialmente se sei un potterhead.