Il Ciclo di Dune, di Frank P. Herbert

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view post Posted on 10/2/2013, 16:59
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Buonasera a tutti! Apro questo topic per parlare del Ciclo di Dune, una serie di 6 libri che racchiude una delle più importanti saghe fantascientifiche della letteratura americana e che ha segnato la storia della narrativa di quel genere, un po' come Star Wars lo fu per la versione cinematografica. Essendo una saga intera ho pensato di dedicarvi una discussione, altrimenti commentarla nella zona dedicata ai semplici libri da recensire sarebbe stato difficile da seguire ed individuarne il filo conduttore.
La lista di libri è la seguente

- Dune
- Messia di Dune
- I figli di Dune
- L'Imperatore-Dio di Dune
- Gli eretici di Dune
- La rifondazione di Dune

Personalmente ho appena letto il primo libro, e mi è piaciuto un bel po', quindi mi cimenterò in una piccola discussione sull'argomento nella speranza di invogliare qualcuno a leggerlo o di scoprire che magari qualcuno ha mai sfogliato questo romanzo. Purtroppo la fantascienza è un genere letterario molto in declino negli ultimi anni, forse perché le scoperte scientifiche e le novità della tecnologia superano persino le più stravaganti ipotesi fantascientifiche, ma credo che come genere sia ancora da esplorare perché può rivelare i grandi sogni, le paure ed i viaggi che l'uomo può compiere


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Titolo: Dune

Autore: Frank P. Herbert

Genere: Fantascienza

Anno: 1965

Trama: il giovane Paul, erede della grande casata degli Atreides, è dotato di poteri percettivi oltre la normale comprensione. Questi sono frutto dell'impegno di sua madre, la Bene Gesserit Lady Jessica, nel creare lo Kwisatz Haderach, l'unico maschio con il potere della preveggenza di cui parlano le leggende del suo ordine, in grado di esistere in più piani temporali possibile e di vivere in un solo istante le esistenze di migliaia di uomini. La sua quotidianità fatta di addestramenti fisici e mentali viene sconvolta dal brusco trasferimento della sua famiglia sul pianeta Arrakis (anche detto Dune), un luogo deserto ed inospitale dove l'acqua è l'unica ragione di vita e dove gli abitanti sono esseri misteriosi che sembrano scomparire tra le sabbie. Dietro questo trasferimento vi è il complotto della grande casata rivale degli Atreides, gli Harkonnen, che cospirano per allontanare i loro storici avversari dal trono imperiale e dalle manovre commerciali della Gilda. Su Arrakis Paul scoprirà che abbandonare le proprie certezze è più facile di quanto sembri, e che spesso dietro ad una massa di operai straccioni vi è un popolo rude ma evoluto, in grado di cavalcare i grandi vermi del deserto e cambiare con le loro arti guerriere il corso della storia. In bilico tra il mondo presente e quello del futuro che solo i suoi occhi possono vedere, Paul diventerà Muad'Dib, il leader della leggenda che metterà in ginocchio chiunque ostacoli il suo cammino.

Personalmente lo ho trovato un buon romanzo, piacevole da leggere, con diversi punti positivi ma anche con qualche appunto da fare.

Pro

- il grande fascino di questo romanzo è la capacità unica dell'autore di aver creato un mondo assolutamente unico nel suo genere. Lo stile di vita innovativo dei Fremen impregna tutto il romanzo ed ogni loro gesto viene descritto con ricchezza di particolari, ogni aspetto del loro comportamento viene delineato in base al grande rispetto che provano per l'acqua e per i vermi del deserto, i grandi mostri che circolano sul loro pianeta.

- la ricchezza di personaggi: nel romanzo compaiono varie figure, primarie e secondarie. Forse non tutte sono importanti a livello della trama, ma questa moltitudine di personaggi rende il romanzo vivo e lineare, con le scene che riescono a balzare vive agli occhi del lettore.

- la trama politica: non pensavo che nei romanzi degli anni '60 vi si trovassero trame politiche così ben delineate, con sottili giochi di potere che non hanno nulla da invidiare ai moderni romanzi come quelli di Martin. Spero che questo aspetto piacevole del primo libro continui anche nei seguiti, perché un bell'aspetto di questa saga sembra essere la complessa organizzazione politica e religiosa che permea i vari mondi.

- Lo stile: sarà semplice ed il punto di vista cambia ad ogni riga ... però è efficace. Se io scrivessi in quel modo sembrerebbe una fanfiction di serie Z, ma evidentemente è questione di chi sa scrivere davvero. Dal punto di vista dell'intreccio devo dire che l'autore è riuscito in qualcosa che ritenevo impossibile: sin dal secondo capitolo il lettore viene a sapere l'identità della spia nella casa degli Atreides ... eppure il saperlo non rovina affatto il climax, la sensazione di mistero, i dubbi che sorgono ad ogni passo. Se mi dicessero che in un romanzo misterioso si scoprisse l'identità del traditore dopo poche pagine normalmente scoppierei a ridere, ma questa è l'eccezione che conferma la regola.
Ho apprezzato il fatto che ogni capitolo inizi con qualche riga tratta da libri, pensieri o riflessioni che riguardano le vicende del protagonista o di altri personaggi.

Contro

- un protagonista troppo antiquato. Paul è la rappresentazione classica dell'adolescente protagonista dotato di tutte le virtù inimmaginabili, che riesce a superare persino gli adulti con i suoi poteri e che idea tutto da solo grandi strategie per portare alla riscossa un popolo. Più si va avanti nella lettura e più diventa mitico ed irraggiungibile, si allontana anche dalle comuni debolezze umane, e questo me lo ha reso un po' antipatico. E' il tipico protagonista stile anni '70-'80, ma anche collocato nel suo tempo non riesce a starmi simpatico.

- il finale affrettato. Muore più gente nel corso degli ultimi due capitoli che nell'intero romanzo, anche in modi privi di qualsiasi epicità. Alcuni personaggi (come il na-Barone Harkonnen) io li avrei prolungati molto di più trasformandoli in veri cattivi che avrebbero influenzato tutta la saga (e secondo me quel personaggio ne aveva le potenzialità), oppure figure a cui avrei personalmente dedicato molte più pagine,

Come voto finale darei un 7,5 pieno, in attesa di vedere come evolverà la trama nei prossimi libri.
 
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view post Posted on 10/2/2013, 19:51

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Quando ho visto che White aveva postato una discussione in sezione "Biblioteca", mi sono subito fiondato pensando "Io e White abbiamo gusti molto simili, se le è piaciuto al punto da postarlo sul Forum allora probabilmente piace anche a me". Ho letto la scheda. Alla trama ho pensato due cose: uno, il protagonista mi ricorda terribilmente Byakuran di Katekyo Hitman Reborn, due, la trama non mi è esattamente congeniale, ma probabilmente finirà come per Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, e mi piacerà. Quando ho visto i pro, ero ormai convinto che mi sarebbero piaciuti. Non appena ho visto i contro, mi sono sentito gelare. Il protagonista di quel romanzo ha un tratto che io ho sempre, assolutamente odiato sin da quando ho assistito all'orrida evoluzione di Jaden in Yu-gi-oh! GX. Lui è partito con essere il personaggio assolutamente tutto pepe, che andava in contro alle sfide come se fossero partite a calcetto, si cacciava nei guai come se fosse un magnete per i disastri ed è finito per diventare un antipaticissimo sepolcro di ghiaccio a causa delle troppe, troppe, troppe responsabilità dategli. Il fatto è che quell'aria non se l'è più tolta se non nell'ultimo episodio. Dubito seriamente che potrei anche solo gradire un romanzo con un protagonista del genere. E' il genere di caratterizzazione che fa da deterrente per la mia passione nel peggiore dei modi.
 
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view post Posted on 10/2/2013, 21:26
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Guarda, invece penso che la caratterizzazione di Paul sia molto diversa da quella di Jaden, che invece come personaggio ho stimato sempre di più nel corso della storia.
Jaden non è quello che definirei "un prescelto": nel corso della storia scopre un suo lato più dark, oscuro, nato però dai suoi legami con il passato e soprattutto dalla presenza di Yubel, il mostro che, nonostante tutto, gli è vicino perché lo ama. Jaden nel corso delle vicende smette di essere il ragazzino cazzeggione, sempre allegro ed un po' stereotipato e matura, ma non raggiunge mai livelli di miticità (non arriva al pari delle grandi figure del suo mondo, tanto è vero che nel finale viene battuto da Yugi): lo si vede maturare, anche grazie ai sacrifici ed alla presenza degli amici. Lo si osserva mentre si pone dei dubbi, soprattutto nelle ultime serie si rende conto di quanto alcune scelte possano essere difficili, ha una certa psicologia che non mi è affatto dispiaciuta.
Paul è una figura che parte già come seria, e la sua evoluzione nel "prescelto" è già scritta e decisa, anche perché grazie ai paragrafi introduttivi dei capitoli tu sai già come andrà a finire la sua storia: non lo vedi mai allegro, non ci sono veri amici semplicemente perché non li ha, gli unici momenti in cui si apre al prossimo sono quando ascolta le lezioni di sua madre. Il problema, almeno secondo me, è che non si pone mai dei dubbi, o se se li pone li scrolla via dopo qualche riga: ad un certo punto perde una figura molto importante nella sua vita, ma poiché in quel momento si trova in uno stato di necessità decide di asciugarsi le lacrime, non pensarci ed andare avanti ... solo che non vi penserà più nemmeno dopo, lascerà che siano gli altri a piangere al posto suo mentre lui cercherà di fare il duro. E questo ancora prima di ottenere la prescienza, perché da quando la ottiene diventa ancora più insopportabile: Jaden, nelle ultime serie, diventa molto più malinconico e smette di cazzeggiare, ma non per questo lo considererei come "gelido" o "distaccato". Cosa che invece il protagonista di Dune diventa, tanto che al secondo lutto personale è addirittura insensibile ....
Sì, devo dire che questa involuzione del personaggio causata dai suoi stessi poteri è particolare, però devo dire che ho trovato difficile impersonarmi in lui, mentre ho preferito altri personaggi.

Se comunque ti può consolare, le vicende non sono totalmente incentrate su di lui, perché il punto di vista saltella da un personaggio all'altro e vi sono diversi capitoli in cui lui manca del tutto, o se compare è filtrato dalle aspettative del prossimo.

Interessante comunque questo paragone con Jaden, devo dire che non ci avevo proprio pensato ...
 
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view post Posted on 23/11/2015, 22:46
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Ho appena finito di leggere il primo libro (che guarda caso compie cinquanta anni!) e mi trovo a concordare coi pro ed i contro messi da white.
L'ambientazione è perfetta, fantastica e ben resa, e come già detto gli intrighi politici non hanno nulla fa invidiare a quelli di Martin, anche se quelli di Martin sono un gradino sopra questi (per me).

Il protagonista mi sembra mezzo noioso, forse ad una certa età il protagonista adolescente che cresce e si fa valere con gente più grande di lui può piacere se si è ragazzini, ma io non sono un ragazzino e lo trovo un po' noioso. Di positivo ho trovato la su maturazione dei suoi poteri dovuti al melange (o spezia che dir si voglia) dei suoi dubbi su come usare questi poteri e così via. La sua storia d'amore mi sembra proprio trattata in modo superficiale, essendo un tipo abbastanza passionale avrei preferito qualcosa di più incisivo.

CITAZIONE
(e secondo me quel personaggio ne aveva le potenzialità)

E sì white anche a me sembra un po' un peccato l'uscita di scena di Feyd-Rautha (che cacchio di nome è poi?) perché di potenzialità da gran cattivo ne aveva.

Una cosa: ma è naturale che a furia di sentir parlare di Jihad e così via mi viene da pensare che Herbert abbai predetto Khomeini, Al Quaeda, Isis e compagnia bella?
Ma penso che ciò rende Dune più attuale che mai, specie per il messaggio ecologico che contiene.

Bon, mi fiondo con grande curiosità sul secondo romanzo del ciclo, lungo un terzo del primo, ma stando alle recensioni su ibs promette bene.
Ma concludo con questi estratti dai commenti di altri autori trovati su Wikipedia:
"Il puro piacere dell'invenzione e della narrazione ad altissimo livello." Isaac Asimov
"Un mondo che nessuno ha ancora saputo ricreare con tale perfezione." James Cameron
"Il meglio. Oltre ogni genere letterario e ogni epoca." Stephen King
"Senza Dune, Guerre stellari non sarebbe mai esistito." George Lucas ( ;) )
"Dune è parte integrante del mio universo fantastico." Steven Spielberg.
 
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view post Posted on 23/11/2015, 23:39
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Pensa che devo ancora comprare il secondo volume ... sono felicissima che tu lo abbia letto e che concordi con me!
 
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view post Posted on 24/11/2015, 11:25
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Io mi leggerò tutto il ciclo sul Tolino: ogni libro costa 1,99 euro.
 
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view post Posted on 28/5/2016, 10:58
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Ho appena finito di leggere il secondo romanzo del ciclo, Messia di Dune, uscito nel 1969.

Trama:
Dodici anni dopo gli eventi descritti in Dune, Paul Atreides è ancora l'imperatore della galassia e governa l'universo conosciuto dalla sua capitale su Arrakis/Dune. Da poco si è conclusa una jihad scatenata dai Fremen che vedono in lui il loro messia e desiderano diffonderne il culto su ogni pianeta. Benché Paul sia il più potente imperatore mai esistito, egli stesso è impotente di fronte alla forza del mito che lo circonda e che spinge i suoi fedeli al fanatismo più estremo. Benché miliardi di persone sono già perite nella guerra, la prescienza di Paul gli dice che questo è tutt'altro che il peggior futuro possibile per l'umanità. Con questa consapevolezza, Paul spera di indirizzare l'umanità su un percorso che non porti alla stagnazione e all'autodistruzione. Nel frattempo è in corso una cospirazione contro l'imperatore Paul alla quale partecipano le Bene Gesserit, che hanno creato Paul con il loro programma di accoppiamenti selettivi per asservirne i poteri ai loro scopi, ma ne hanno perso il controllo, la Gilda spaziale, un tempo il maggiore potere occulto dietro il trono imperiale e ora completamente sotto il controllo di Paul, e i Bene Tleilax, specialisti delle scienze biologiche. Membri di spicco della cospirazione sono la Reverenda Madre Gaius Helen Mohiam delle Bene Gesserit, Edric, un navigatore della Gilda che, grazie ai suoi poteri di preveggenza può schermare gli altri dalla preveggenza di Paul (o almeno è ciò che essi sperano), Scytale, un volto danzante (sorta di mutaforma), e la principessa Irulan, figlia dell'ex imperatore e sposa ufficiale di Paul, nonché anch'essa una Bene Gesserit.

Commenti:
Il romanzo è più breve del precedente, ed abbandona l'esplorazione del mondo di Dune e della sua gente, per concentrarsi più sui dialoghi, sugli intrighi politici e sulla psicologia dei personaggi.
Ancora una volta l'autore ha fatto un lavoro impeccabile nella narrativa.
Spicca il tormento del personaggio di Paul, (più bello, e decisamente meno stereotipato come personaggio rispetto al primo libro) e se alcuni temi forse sono stati un pò messi da parte (come l'ecologismo), altri sono stati maggiormente sviluppati, come la tematica, tutta attuale, della religione e della pericolosità che essa può assumere quando da religione diventa potere politico e militare.
Scritto nel 69, ma è molto attuale, sembra scritto adesso.

Edited by Ash Visconti - 8/7/2017, 09:46
 
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view post Posted on 26/12/2017, 21:02
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E dopo tanto tempo eccomi a parlare del terzo roamanzo del ciclo, I fgili di Dune, del 1977.

Trama:
Sono passati nove anni dalla fine del secondo romanzo. Paul Muad'Dib è scomparso nel deserto, e sua sorella Alia detiene la Reggenza dell'Impero e la cura di Leto e Ghanima i suoi due figli gemelli. La trasformazione ecologica del desertico Dune/Arrakis in un mondo più verde prosegue con regolarità, mentre il pianeta vive un periodo di grandi cambiamenti sociali ed economici: molti Fremen cominciano a dimenticare le vecchie usanze e a vivere senza le tute distillanti. La religione sorta attorno alla carismatica figura di Paul Muad'Dib, richiama notevoli folle di pellegrini provenienti da migliaia di mondi. Non tutto è rosa e fiori: la corte imperiale è priva di iniziativa politica e deve vedersela col peso del carisma religioso lasciato da Paul. Mentre un msiterioso predicatore lancia sentenze contro l'ipocrisia del governo religioso, e la destituita Casa Corrino medita la sua rivincita contro la famiglia di Paul (che gli ha soffiato il trono imperiale) Alia, si appresta a distruggere l'opera del fratello. Spetterà ai due figli di Paul, detentori dell'immenso e terrificante potere della memoria genetica dell'umanità, mettere a posto le cose una volta per sempre.

Commenti:
Una fantascienza particolare: più che una cosa alla Star Wars o Star Trek, sembra un Game of Thrones fantascientifico, per i giochi politici e psicologici. Un bel libro di fantascienza che ho letto con interesse, ci sono più dialoghi che scene d'azione, ma niente risulta troppo pesante ed i personaggi vecchi e nuovi sono costruiti benne. Anche il cambiamento che muta l'antico volto di Dune è ben realizzato ed è la cosa che mi ha attratto maggiormente.
Secondo me per temi trattati è molto attuale questo romanzo degli anni settanta.
 
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view post Posted on 19/3/2019, 11:08
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Per il 20 novembre 2020, la saga di Dune tornerà al cinema con un film diretto da Denis Villeneuve e prodotto da Warner Bors, basato sulla prima parte del primo romanzo (quindi il primo libro sarà spezzato in due parti e avrebbe senso, vista la sua lunghezza).

Dal primo libro era giù stato tratto un film, uscito nel 1985 e diretto da David Lynch, che però non aveva riscosso molto successo tra i fan, a differenza di miniserie televisive dei primi anni 2000 basate sui primi tre libri della saga.

Fonte:
www.spaziogames.it/dune-al-via-le-riprese-del-film/
 
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view post Posted on 19/3/2019, 17:00
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Wow, penso proprio che andrò a vederlo! Grazie della news!
 
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view post Posted on 1/8/2020, 12:43
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Dunque, il nuovo adattamento cinematografico di Dune è confermato per il 18 dicembre 2020, almeno per le sale cinematografiche degli USA. Problemi attuali permettendo, non dovrebbero esserci rinvii.

Se vi interessa ecco un elenco del cast:
Timothée Chalamet è Paul Atreides,
Zendaya è Chani,
Rebecca Ferguson è Lady Jessica,
Oscar Isaac è il Duca Leto Atreides,
Josh Brolin è Gurney Halleck,
Stellan Skarsgård è il Barone Vladimir Harkonnen,
Dave Bautista è Glossu Raban,
Stephen McKinley Henderson è Thufir Hawat,
Jason Momoa è Duncan Idaho,
Javier Bardem è Stilgar.
 
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Cioè in pratica Poe Dameron, Cable, il dottor Selvig, Drax e Khal Drogo saranno nel film.
 
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Ed anche Michelle "MJ" Jones (Zendaya).
 
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view post Posted on 9/9/2020, 19:55
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Trailer italiano del nuovo film:

 
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view post Posted on 10/9/2020, 05:13
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Grazie mille. Che ne pensate? Un po' traah come trailer, ma lo andò sicuramente a vedere!
 
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