Ecco, lo sapevo, è successo: a forza di pensare a Xigbar finirò con l'affezionarmi. Comunque, pensavo di riscrivere la fanfic. drammatica su di lui, ma non questa. Qui vedrete elementi che corrispondono anche a "Once Upon A Time", "Disney Descendants" e un accenno ad un futuro capitolo della storia di Carrie Burton-Lowood (L'angelo senza ali) che sto riscrivendo su EFP.
Ah, a proposito... Roxo, la tua ultima drabble mi ha fatto davvero ridere! Povero Demyx in mezzo all'autostrada diretta a Roma e le criccate che ha preso... >^<
PERSONAGGIO: Xigbar
PERSONAGGI SECONDARI: Crudelia de Mon, Carlos
RATING: verde
GENERE: narrativo
AVVERTENZE: sapete tutti com'è la Crudelia della Disney, ma guardate che differenza con quella di "Once Upon A Time"
Chi concorda sul fatto che è molto più bella quella di "Once Upon A Time"
E questa è sempre la Crudelia di "once upon a time", ma bionda
Vabbè, visto che ci sono, metto anche la foto di Crudelia e di Carlos di "Disney Descendants"
3. Rumore
Sembrava regnasse il silenzio, nel buio del bosco.
Xigbar era seduto davanti ad un fuoco, sfregando le sue pistole fra di loro. Lo faceva spesso, per passare il tempo.
Sembrava stesse aspettando qualcosa.
O qualcuno.
Qualcosa lo spinse a sorridere.
"So che sei lì, Crudelia." disse
"Riconoscerei il tuo profumo tra mille."Da dietro un paio di alberi, uscì una donna scheletrica, capelli metà bianchi e metà neri con indosso una pelliccia grande il doppio di lei, sopra l'abito nero. Stava fumano una sigaretta che emanava fumo verde.
"Umpf! Invece il tuo fetore si sente a kilometri di distanza..." rispose la donna, con voce quasi gracchiante
"E comunque non ero in vena di giocare a Nascondino..."Il Nessuno si voltò, con aria disgustata.
"Come ti sei ridotta, Crudelia..." commentò, scuotendo leggermente la testa e voltandosi di nuovo verso il fuoco
"Quando ti ho conosciuto sembravi quasi un angelo. Ora sembri uno scheletro vivente.""Sono diventata così, per colpa tua, Braig!" protestò lei, agitando le braccia.
"Io ti ho solo dato il potere che possiedi, mia cara..." giustificò lui, senza voltarsi e riprendendo a sfregare i suoi fucili tra loro
"Per quanto è successo dopo puoi solo dare la colpa a te stessa.""Tu avevi promesso che mi avresti aiutato quando ne avevo bisogno, invece mi hai abbandonata alla prima occasione! Perché non ho capito subito che sei solo un egoista opportunista?""Eri pazza di me ed eri in debito con me, oltre ad essere ubriaca di gin. Questo spiegava tutto..." ironizzò il Nessuno, accennando una risata.
"Già, davvero una bella serata..." mormorò Crudelia, guardando in alto
"Musica, gente che ballava, gin... Davvero una bella trovata quella di fingerti un giornalista per avvicinarti a me. E poi abbiamo ballato per tre ore al ritmo di charlestone. Credevo ti fossi innamorato di me, invece eri solo attratto dall'oscurità nel mio cuore...""No..." ribattè Xigbar, senza voltarsi
"In un modo o nell'altro mi ero innamorato di te ed ero anche pronto a stare con te. Ma per renderlo possibile, mi serviva solo che facessi una cosa per me, una volta eliminata tua madre...""Beh, non sono riuscita nell'impresa e sono diventata così!" tagliò corto Crudelia, mettendo le mani sui fianchi e avvicinandosi al Nessuno, aggrottando le sopracciglia
"Adesso fammi immediatamente ritornare quella che ero una volta!"A quella richiesta, Xigbar si voltò di nuovo, con aria impassibile.
"E credi veramente che te lo dia così facilmente?"A quel punto, la donna cercò di addolcirsi e si sedette accanto all'uomo, facendo gli occhi dolci.
"Andiamo..." lo supplicò, con tono seducente
"Non vuoi fare un favore alla tua vecchia fiamma?"Ma Xigbar continuava ad osservarla con quello sguardo freddo e senza sentimenti che aveva quando un "numero inferiore" dell'Organizzazione osava discutere i suoi ordini. Tornò a fissare le fiamme.
" Nossignora, non sei stata all'altezza del favore che ti avevo chiesto e quindi ne subisci le conseguenze" fu la risposta, secca e con tono sgarbato.
Crudelia scattò in piedi.
"Molto bene, allora puoi tranquillamente morire!" tuonò, alzando una mano, in procinto di schioccare le dita.
"Non ti conviene, mia cara..." disse Xigbar, per nulla spaventato dalle minacce della donna
"Tu avrai il tuo potere, ma anch'io ho il mio. Posso sempre trasportarmi in una zona sicura dall'olfatto dei tuoi cani...""Allora, in questo caso..." mormorò Crudelia, prendendo una pistola dalla sua borsa
"Ti farò fuori io stessa!"Un rumore improvviso fece allarmare il Nessuno. Scattò in piedi e puntò le sue pistole verso gli stessi alberi dai quali era uscita Crudelia. Era il rumore di un ramo spezzato da un piede.
"Vieni fuori o sparo!" esclamò Xigbar.
Dal buio, con passo timido, uscì un ragazzo, seguito da uno Yorkshire Terrier color sabbia.
Al solo vederlo, la donna gli rivolse uno sguardo fulmineo e minatorio.
"Carlos, cosa fai qui?" tuonò, infuriata
"Ti avevo detto di aspettarmi!""Scusa, madre..." si scusò il ragazzo, stringendosi nelle sue spalle
"Ma non tornavi più, quindi ho chiesto a Rudy di portarmi da te.""Chi è lui, Crudelia?"Crudelia si voltò verso il Nessuno.
"Lui è Carlos, mio figlio."Xigbar studiò quel ragazzo: aveva i capelli biondi, come prima li aveva Crudelia, occhi scuri, come i suoi, prima di cedere all'oscurità, alto circa un metro e settanta, naso affilato e fisico snello. Ma assomigliava a lui da giovane in una maniera incredibile, escludendo il colore dei capelli.
Non poteva essere...
"Quanti anni hai, ragazzo?" domandò, senza mostrare l'ansia che provava.
"S-sedici..." rispose Carlos, intimorito alla vista del Nessuno.
Xigbar si insospettì.
"N-no, non è possibile..." mormorò, abbassando le sue pistole
"Crudelia, mi hai raccontato che sei sempre rimasta rinchiusa nella soffitta di casa tua e noi due ci siamo conosciuti dieci anni fa, il che avrebbe significato che lo avrei già visto. Come è possibile?""Tu dici che sono passati dieci anni..." rispose la donna, continuando a fumare
"Ma nel mio mondo sono passati sedici anni da allora e non ho avuto altri uomini all'infuori di te."Per la prima volta, il Nessuno sentì il suo stomaco gelare e un gran peso nel petto.
"E' mio figlio, vero?" domandò, quasi balbettando.
Anche Carlos era confuso dai discorsi dei due adulti.
"Madre, che sta succedendo?"Crudelia serrò le labbra, ma non le sopracciglia e Xigbar si mise le mani sul volto.
"Oh, cavolo..." mormorò.
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(scusate la lunghezza, ma stavolta non lo cambio)