Contest di Scrittura Annuale: The World Ends With You

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Da.ir.el
view post Posted on 4/2/2012, 20:28




per vari motivi io mi ritiro.... =(
 
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view post Posted on 4/2/2012, 20:59
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Blue Eyes Whitemushroom

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Va beme, Dairel, non ti preoccupare! Però se per caso più in lù volessi iniziare puoi farlo, anche se il primo capitolo lo posti ad agosto non succede nulla!
 
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Da.ir.el
view post Posted on 4/2/2012, 23:11




ok, grazie =)
 
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nobadyn.xv
view post Posted on 5/2/2012, 12:02




CITAZIONE (Omnixes @ 5/1/2012, 15:29) 
CAPITOLO 1 - L'inizio della fine

accidenti!ora devo cambiare titolo al mio capitolo
 
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view post Posted on 5/2/2012, 12:14
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Blue Eyes Whitemushroom

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Vabbè, non ti preoccupare, puoi usare lo stesso titolo senza problemi!
 
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nobadyn.xv
view post Posted on 5/2/2012, 12:15




vedrò se torvo qualcos'altro
 
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nobadyn.xv
view post Posted on 6/2/2012, 18:54




ma la storia si deve svolgere solo ed esclusivamente nel mondo di cui è prevista la fine o anche in altri??
 
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view post Posted on 6/2/2012, 19:40
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The acid Queen in a psychedelic scene

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Anche in altri, la scelta e' tua: basta che venga rispettato il tema della fine del mondo e va tutto bene :)
 
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nobadyn.xv
view post Posted on 7/2/2012, 10:21




ok...certo che però è un tema... ottimista xd
 
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view post Posted on 7/2/2012, 10:54
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The acid Queen in a psychedelic scene

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Beh, non e' obbligatorio che la storia abbia un finale negativo XD
 
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nobadyn.xv
view post Posted on 7/2/2012, 16:27




ok...ma del tutto positivo sarebbe troppo banale...
 
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Omnixes
view post Posted on 7/2/2012, 18:04




Capitolo 2 - Snow, Hunter, Wing

Goroth non riusciva a credere ai propri occhi. Viaggiavano verso Whiterun, la ridente cittadina fortificata, e lungo il cammino Vokun aveva ammazzato un altro drago; e l’aveva fatto con una tale rapidità e semplicità che sembrava avesse rubato un pasticcino a un bambino. Lui non aveva fatto altro che guardarlo ammirato. Se Vokun fosse stato un Orsimer, sarebbe di sicuro stato eletto Re, e chiunque si fosse opposto, beh, sarebbe morto sfidandolo per dare corpo alla propria opposizione.
Finalmente Whiterun apparve dinanzi a loro. Vokun era diventato Conte ad honorem della città, dopo aver sventato l’attacco di un drago, e adesso si preparava a un compito ingrato: doveva chiedere che lo Jarl gli permettesse di usare il suo palazzo come trappola per un drago.
“Vedi, Goroth, moltissimi anni fa, lo Jarl Olaf utilizzò il palazzo di Whiterun per intrappolarvi un drago: l’aveva disegnato apposta. Vi intrappolò un drago e lo utilizzò per prendere il potere e diventare Gran Re. Il palazzo si chiama Dragonsreach, proprio per quel motivo. Spero solo che lo Jarl mi conceda di farlo di nuovo… È l’unico modo per costringere Alduin allo scoperto.”
La città era davvero splendida nella sua semplicità; Mura in pietra, solide e resistenti, e case di pietra e legno, costruite come usanza nella regione, tutte molto caratteristiche e pittoresche. Stavano per raggiungere la piazza del mercato, quando una mano si appoggiò sulla spalla di Vokun e ne richiamò l’attenzione.
“Lydia! Che piacere vederti!”
“Vokun,” disse chinando la testa con fare reverenziale, “vedo che hai trovato qualcun altro a cui affidare i tuoi fardelli” aggiunse con disappunto. Il Dragonborn sospirò.
“Accidenti. Possibile che devi tirare fuori-“
“Stavo scherzando! Per Arkay, non si può nemmeno fare una battuta? Bentornato a casa.”
“Ehm… io… Grazie. Ehi, che maleducato! Questi è Goroth gro-Makal, fiero Orsimer, ex guerriero mercenario e ottimo combattente.”
Goroth si portò il pugno al petto come si usava nel suo clan e salutò Lydia. Poi il Nord fece un breve riassunto del motivo del suo ritorno alla donna, che annuì pensierosa.
“È una missione tosta. So che ti stima e ti rispetta molto, ma da qui a mettere a rischio la sua città e il suo popolo… La vedo molto dura. D’altronde, provare non costa nulla. Ma se negasse il suo aiuto?“
“Lo implorerò per Skyrim e le Barbe Grigie, rispetta molto più loro che me. Credo che nei miei confronti abbia più che altro paura, voglio dire… io so usare il Thu’um, come Ulfric, che l’ha usato per uccidere il Re…”
“Non credo. Ma se fosse irremovibile? Hai pensato a qualche alternativa?”
“No. Non esiste palazzo come Dragonsreach in tutto il mondo… Ascolta. Perché non fai fare un giro della città a Goroth, mentre io vado a parlare con lo Jarl?”
“Sei sicuro di non aver bisogno?”
“Non penso ci saranno problemi.”
“Allora va bene. Vieni!”
L’orco seguì Lydia mentre il guerriero si dirigeva rapido verso l’imponente palazzo dello Jarl, arroccato in cima a una ripida collina rocciosa che dominava tutta l’area circostante. Lei gli mostrò il mercato, e poi lo accompagnò alla piazza di Verdorato, il maestoso albero sacro alla dea della guarigione, Kynareth. Di lì lo accompagnò a visitare Jorrvaskr, la sede dei Compagni, i potenti guerrieri di Skyrim, e la Skyforge, la mitica forgia che produce l’acciaio più forte, tagliente e resistente di tutta Tamriel. Mentre tornavano indietro e passavano di nuovo davanti a Jorrvaskr, Goroth si bloccò di colpo.
Non può essere…
“Goroth?!?”
Davanti a lui c’era Aela. Aela la cacciatrice.

L’odore del sangue riempiva le sue narici, facendolo fremere eccitato come una bestia in calore. Nella sua testa non sentiva altro che il sangue. Era lo stesso per la sua compagna, proprio lì, accanto a lui. E sotto la luna piena, davanti al santuario di Hircine, Daedra della caccia, in mezzo ai trofei di selvaggina fresca che avevano appena portato, lui e la sua compagna misero in atto il rito più antico, la magia più potente, la danza più estatica che il mondo avesse mai conosciuto dall’alba dei tempi. Non ci fu amore: non c’è posto per i sentimenti nel cuore di un animale. La statua di Hircine osservava compiaciuta, col suo sorriso di pietra.
Quando sorse, il sole sorprese una donna nord e un orco maschio nudi nella radura. Pian piano si svegliarono, prima lui e poi lei, rimanendo abbracciati come difesa contro la brezza gelida che fendeva l’erba attorno a loro. Poi lui si alzò su un gomito, guardandola fisso negli occhi grigi scintillanti.
“Aela” sussurrò.
“Goroth.”
“Il tempo si avvicina.”
“È stato bello cacciare con te di nuovo. Ci rivedremo?”
“Non lo so.”

Lydia li osservò stupita.
“Vi conoscete?”
L’orco la guardò di traverso.
“Meglio di quanto tu possa immaginare.”
La cacciatrice si avvicinò all’orco.
“Vecchio bestione! Accidenti, di tutte le persone, quella che mi sarei aspettata di meno di trovare qui sei tu. Ma si può sapere che ci fai a Skyrim? Ti ho dato per morto tempo fa.”
“Mercenario, in giro per Tamriel… poi, qualcuno ci assolda per la guerra civile qui… e poi ho incontrato il vostro amato Dragonborn, che mi ha portato qui.”
“Viaggi con Vokun? È qui?!?”
“Accidenti, ma lo conosci di persona? Sì, è a Dragonsreach, a parlare con lo Jarl.”
“Quell’idiota ha rifiutato il Dono.”
Goroth si avvicinò di scatto.
“Ma ti sembra il caso di parlarne così ad alta voce?” sibilò.
“Rilassati, siamo in territorio amico. L’elite dei Compagni serve il nostro signore da tanto tempo.”
“Mph. Beh, buono a sapersi.”
Lydia intervenne:
“Ma che succede? Tutto a posto, voi due?”
“Sì, tranquilla. Proseguiamo il giro, c’è altro da vedere?”
Vokun li raggiunse di corsa, con l’armatura che sferragliava facendo un rumore incredibile.
“Ragazzi! Ragazzi, ragazzi… Ciao, Aela… Ragazzi, siamo immersi in feci di drago fino al collo.”
Non appena ebbe la loro completa attenzione, spiegò che lo Jarl non avrebbe acconsentito a far entrare un drago nel territorio cittadino finché la minaccia della guerra civile, che incombeva alle porte di Whiterun, non fosse svanita. L’unico modo era organizzare una tregua tra Imperiali e Manto della Tempesta. E non sarebbe stato facile.
“Dobbiamo per forza dividerci, o non ce la faremo mai. Lydia, tu sei venuta con me più di una volta a Hrothgar. Devi andare là e dire alle Barbe Grigie che organizzeremo una tregua per permettere l’attuarsi del nostro piano, e devi implorarli di tenere il concilio nel loro palazzo. È l’unico territorio neutrale in tutto il Paese. Se non volessero, come ultima risorsa dì loro che io terrò comunque il concilio a Hrothgar, a se vogliono possono opporsi al Dovahkiin.
Goroth, avrò bisogno anche del tuo aiuto. Hai lavorato con i Manto della Tempesta… devi recarti da Ulfric e imporre, il più gentilmente possibile, la sua presenza a Hrothgar per una tregua. Digli che sono io a convocarlo. Sarà anche un folle, ma non è stupido. Sa che mettendosi contro di me non avrebbe speranze.
Io invece mi recherò al comando degli Imperiali, da Tullius. Spero solo che questa storia finisca per il meglio…”
Quando tutti ebbero acconsentito, prese la sua roba e si preparò a partire. Lydia non perse tempo e si diresse subito verso la gigantesca montagna sulla cui cima era appollaiato Hrothgar. Aela, invece, prese il suo arco e la sua faretra e si mise a seguire Goroth.
“Non ho chiesto che tu venissi”
“Non penserai di potermi dire quello che devo fare, vero?”
“No. Va bene, vorrà dire che accetterò la tua presenza” concluse lui sghignazzando.
“È bello essere a caccia insieme dopo tanto tempo, verò, Goroth Zanna-Che-Sanguina-Al-Buio?”
Adesso che erano soli, aveva ricominciato a chiamarlo con il suo altro nome.
Il fatto è che Goroth, dopo aver perso la famiglia in guerra, dopo essersi votato a Hircine, aveva viaggiato molto… E in uno di questi viaggi aveva conosciuto una giovane ragazza nord… Era il primo essere umano che si comportava quasi esattamente come un Orsimer… Ed era il più grande complimento che un orco potesse fare a uno degli “altri”. Quando l’aveva incontrata di nuovo, al santuario di Hircine… Forse non era proprio amore, allora… D’altronde, un orco normalmente non si sarebbe mai abbassato a invaghirsi di una appartenente a una razza inferiore… Ma qualunque cosa fosse, era l’esperienza migliore che avesse mai avuto dalla scomparsa della compagna.
“Sì, è bello. Cacciatrice Solitaria.”
“Non più, il mio altro nome è cambiato da allora. Ora io sono Cacciatrice-Che-Comanda-Il-Branco.”
“Non me ne stupisco.”

Quando infine furono tutti entrati nella grande sala principale di Hrothgar, Arngeir delle Barbe Grigie diede loro il benvenuto.
“Generale Tullius, Jarl Ulric, questo concilio non ha precedenti…”
Il dibattito durò ore. Ulfric approfittò di ogni distrazione degli Imperiali per tentare di allargare la sua influenza su Skyrim senza dover combattere in campo aperto, e Tullius replicò colpo su colpo. Ci furono momenti imbarazzanti in cui il Dragonborn fu chiamato a esprimersi su questioni delicatissime, e in varie occasioni Goroth si sorprese a pensare sadici e perversi metodi di tortura nei confronti di membri di entrambe le parti in causa. Ma alla fine, fu siglato un accordo che prevedeva la sospensione delle ostilità fino alla fine della minaccia dei draghi.
Dopo che tutti i presenti tranne Lydia, Vokun, Goroth, Aela e ovviamente le Barbe Grigie furono andati via, il guerriero Nord si congedò momentaneamente:
“Devo andare a riferire a Paarthurnax e decidere con lui la prossima mossa… D’altronde, non ho ancora la minima idea di come attirare un drago a Dragonsreach”.
E così, aspettarono. Alla fine Vokun tornò da loro sorridente.
“Andiamo a Whiterun, c’è da sistemare la trappola per la nostra esca.”

A Whiterun, nella stanza che ospitava il gigantesco giogo per draghi, tutti erano in ansia. Lo Jarl aveva paura a stare ad assistere, e si ritirò nelle sue camere. Le ronde furono raddoppiate per contenere il panico della popolazione, che ovviamente non poteva essere avvisata senza che si scatenasse l’inferno.
Al culmine della tensione, Vokun si posizionò al centro della balconata, che dava sulla pianura vastissima che si stendeva alle spalle di Whiterun. Inspirò a fondo, e gridò.
“ODAHVIING!”
I presenti si tapparono le orecchie; il boato squassò la stanza, rimbombando tra le pareti. Un servitore svenne e cadde a terra, un rivolo di sangue che colava dal lobo dell’orecchio.
Con terrore, udirono il ruggito di un drago rispondere dal cielo sopra di loro. Vokun si girò a guardare i due soldati agli argani, che dovevano calare il giogo, e fece loro un cenno sorridendo. Poi una gigantesca massa sbatté le ali e atterrò sulla terrazza, sbraitando:
“Il Dovahkiin sfida, Odahviing risponde!”

Glossarietto 2
-“Rubato un pasticcino a un bambino”: in TES V: Skyrim è frequente la domanda, da parte di una guardia incontrata per caso, “Let me guess: someone stole your sweetroll” –“Fammi indovinare, qualcuno ti ha rubato il dolcetto” a mo’ di presa in giro nei confronti del giocatore; il tema del “sweet roll” appare in molti titoli della stessa casa, tra cui tutta la saga The Elder Scrolls.
-Orsimer: termine elfico per “Orchi”. Nell’universo di TES, gli orchi sono una razza di elfi, come tutti gli altri.
-Thu’um: in lingua dei draghi, indica la facoltà di proiettare la propria voce in qualcosa di concreto, come pronunciare parole che richiamano il fuoco eseguendo un Thu’um genererebbe una fiammata. I draghi e i dragonborn hanno questa facoltà dalla nascita, mentre pochi uomini possono impararla.
-Barbe Grigie: sono un gruppo di anziani scolari che studiano la via della Voce, il Thu’um. Sono molto potenti ma pacifisti, e sono guidati da un Drago Anziano, Paarthurnax.
-Ulfric Manto della Tempesta: è uno Jarl che ha ucciso il Gran Re di Skyrim con un Thu’um e ne reclama il posto. È responsabile della guerra civile che dilania Skyrim
-Odahviing: è un drago molto orgoglioso, il suo nome significa, in lingua dei draghi, Snow-Hunter-Wing, che è il titolo di questo capitolo.
 
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view post Posted on 7/2/2012, 19:19
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CITAZIONE
un orco normalmente non si sarebbe mai abbassato a invaghirsi di una appartenente a una razza inferiore

che figa questa frase! Anche se nel tuo glossario hai detto che gli orsimer sono orchi ma anche un tipo di elfi, è particolare vedere come per una volta sono gli orchi a considerare gli umani come una razza inferiore e non il contrario. mi piace il fatto che tu stia stravolgendo alcuni canon fin troppo radicati nel mondo fantasy, così come la scelta della coppia donna umana/ orco
Il glossario è davvero una mano santa!

Ma lo sai che invece di "Barbe Grgigie" avevo letto "Barbie Girgie" e mi sono chiesta "Le Barbie? Cosa si è fumato Omny?" XD XD
 
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Omnixes
view post Posted on 7/2/2012, 19:33




CITAZIONE
Ma lo sai che invece di "Barbe Grgigie" avevo letto "Barbie Girgie" e mi sono chiesta "Le Barbie? Cosa si è fumato Omny?" XD XD

Uahahahahahahaha ommioddio, ahahahhaha la barbie! Mi sto rotolando a terra dal ridere!
E rotolarsi mentre si scrive al pc non è affatto facile ò_ò

 
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view post Posted on 7/2/2012, 20:45
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Gli orchi sono una razza di elfi... e fisicamente, quindi, come appaiono? Perche' io mi sto immaginando il nostro Goroth come il tipico orco di tutti i fantasy, ma non vorrei sbagliarmi XD

Comunque che bello, questa storia ha tutto il sapore di un fantasy puro, come non ne leggevo da un po' :) Sa di ritorno a casa :)
 
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287 replies since 19/12/2011, 22:21   7,007 views
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