Il grande problema da affrontare nel film è il fatto che la Gamora che vediamo non è quella dei due capitoli precedenti, la quale è stata uccisa da Thanos per ottenere una Gemma dell'Infinito, ma un'altra Gamora da una linea temporale diversa. Questo rende inevitabile che i rapporti fra lei e gli altri Guardiani non siano più gli stessi: tanti altri registi avrebbero scelto la strada più sicura, ovvero far tornare Gamora fra i suoi compagni e farla innamorare di nuovo di Peter Quill.
Ma James Gunn non ci sta e si complica la vita: questa Gamora ha una storia diversa, quindi è una persona diversa. Niente romanticismo fra i due, nonostante i tentativi di Peter, e Gamora non fa più parte dei Guardiani.
E per me Gunn ha fatto bene.
Meglio una storia plausibile che un contentino per lo spettatore.
Il film, come dicevo, commuove tantissimo. Chiunque abbia un minimo di sensibilità a temi come il maltrattamento degli animali si scioglierà, la storia di Rocket e dei suoi compagni di gabbia è tenerissima e straziante al tempo stesso. Ci ho sperato fino all'ultimo che gli altri tre si salvassero -sciocco da parte mia- e la loro morte, così come la reazione di Rocket, è un momento potentissimo.
Si potrebbe anche vedere questo terzo capitolo come un film sul ruolo della sofferenza nella vita. Senza sofferenza i nostri personaggi non crescono, non danno valore alle cose e agli altri, non imparano, non cominciano a fidarsi, non superano il passato, non accettano se stessi. Lo stesso Rocket, che è quello che ha sofferto più di tutti -perché è quello che ha perso tutti- impara ad accettare se stesso solo quando capisce da dove viene: lui è un procione come tutti quelli che trova in gabbia, e quindi li mette in salvo per risparmiare loro un destino crudele.
Incredibile, veramente un mare di emozioni. Sono contentissimo di averlo guardato in sala.
E' pazzesco che un film pieno di battute e momenti ilari, con mostri interdimensionali, astronavi e alieni venuti da chissà quale angolo dello spazio sia in grado di toccare così nel profondo lo spettatore. Non è solo uno dei miglior film del MCU, penso che sia proprio un grande film in generale.
Fra i momenti più alti, c'è anche Mantis che difende Drax dalle angheria di Nebula, mettendo a nudo il fatto che Drax sia l'unico fra i Guardiani a non provare odio per se stesso.
L'unica parte un po' più debole è forse proprio la sequenza di combattimento nello spazio verso la fine del film: poco emozionante, un po' confusa, forse non tanto ispirata, ma immagino che Gunn fosse tenuto a farne una così per ordine dei piani alti.
D'altra parte c'è un piano sequenza molto lungo in una bella scena d'azione in cui i Guardiani cooperano in un combattimento. E' un grande flex, ma è anche tanta roba.
E poi c'è il finale, un finale maturo, agrodolce, che non fa che ribadire come, nonostante i Guardiani si dividano, resteranno sempre uniti nel profondo.
Solo applausi, non so che altro dire.
Questa, comunque, non è la fine dei Guardiani, ma solo della prima formazione: Rocket e Groot sono gli unici della prima incarnazione a fare ancora ufficialmente parte della squadra, ma a loro si affiancano Kraglin, la cagnolina Cosmo, Adam, Phyla e Blurp. Ci sarà un film su di loro in futuro? Non lo so, e penso che non verrà diretto da James Gunn.
Ma almeno sappiamo che ci sono loro a proteggere la nostra Galassia!